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CAPPUCCETTO ROSSO


e il Lupo cattivo



Pare che il Lupo sia tornato ad essere cattivo.


Ciò che è successo nei mesi scorsi mostra un preoccupante aumento di odio verso questo animale, come a farci retrocedere nel tempo.


Purtroppo, ancora oggi, sono troppi i lupi che vengono uccisi: dai 200 ai 500 all’anno su una popolazione stimata di 3.300

Da quando negli anni ’70 erano quasi completamente scomparsi, molti allevatori hanno iniziato a lasciare il bestiame incustodito e senza recinzioni.

E’ naturale conseguenza che questo animale sia stato in questo modo agevolato nella caccia del bestiame.

Ed ecco così tornare lacci, trappole o esche avvelenate. Per non parlare del lupo decapitato recentemente in provincia di Sondrio...

E’ certamente più facile colpire questo magnifico animale piuttosto che trovare soluzioni valide e a lungo termine al problema. Di certo non lo è uccidere un Lupo quando capita.


Nella cultura antica riveste un ruolo importante: vedi la Lupa che allattò Romolo e Remo.

Nelle lotte negli anfiteatri non c'è traccia di lotte con i lupi, il che fa supporre che per gli antichi Romani ucciderne uno fosse un tabù.

Era un animale sacro al Dio Marte.


Una leggenda racconta che un giorno la Luna scese sulla  Terra e rimase impigliata ad un ramo mentre si muoveva nei boschi. Un Lupo la liberò e durante tutta la notte rimasero insieme a raccontarsi storie e si divertirono. Alla fine la Luna si  innamorò di del Lupo, ma siccome sapeva di doversene andare, fu presa  dall’egoismo e così rubò l’ombra al Lupo per non dimenticarsi mai  di quella notte. E da allora, il Lupo ulula alla Luna per rivendicare la sua  ombra.

Già precedentemente VivereV ha fatto riferimento a "Al di là delle parole" di Carl Safina parlando degli Elefanti e delle Orche marine e vi ricorrerà anche questa volta per parlarti di questo splendido animale, uno dei tre studiati in questo libro.


I lupi sono animali che si rivelano come individui con precise relazioni e personalità.

E' vero che hanno una gerarchia di branco e si sottomettono ai più anziani, ma è anche vero che, una volta raggiunta la maturità, diventano padroni della loro vita a differenza del cane.


Nel libro sono riportati molti casi di lupi e delle loro famiglie che, seguiti e studiati per lungo tempo, hanno permesso una conoscenza approfondita sulla loro natura, carattere, stile di vita, dinamiche, comportameti ed intelligenza.



La loro intelligenza si palesa, ad esempio, nella loro capacità di fingere aspetto che dimostra il modo in cui gli altri percepiscono le tue azioni.


Si potrebbe pensare che l'individuo del branco più forte, ma anche più violento, sia quello che conquisti uno status più elevato. Al contrario, questa posizione viene raggiunta dai guerrieri più pacifici. Un maschio alfa non farà mai nulla di aggressivo nei confronti degli altri maschi.


"La principale caratteristica di un Lupo alfa  è una tranquilla sicurezza in se stesso, una tranquilla autostima. Sa cosa vuol fare, sa cosa è meglio per il branco. (...) Ha un effetto rassicurante, non è affatto aggressivo perchè non ha bisogno di esserlo".

Il Lupo è un animale molto sociale mantenedo, al contempo, una straordinaria individualità. La personalità è un elemento importante che conta molto all'interno del branco.


In un branco esistono due gerarchie: una per i maschi e una per le femmine e sembra che la maggior parte delle decisioni sia presa da queste ultime, il che non lo avremmo mai creduto...


All'interno di una coppia vige una profonda lealtà specialmente in caso di difesa e assistenza.



Il Lupo aiuta nel procacciamento del cibo, lo porta ai neonati, collabora per diverso tempo alla cura e alla crescita dei cuccioli fino alla loro maturità, difende le femmine e i piccoli.

Questi sono comportamenti molto rari nei maschi e li si osservano solo negli esseri umani e nei lupi.


Già questi pochi elementi fanno capire come il Lupo sia un animale ben più "elevato" e rispettabile di quanto si sia meritato nel corso della storia, diventando invece metafora di selvaggio, aggressivo, crudele, "cattivo".

Nel Medioevo la Chiesa cattolica considerava i lupi come "cani del diavolo".

Anche una cinciallegra caccia con la stessa "spietatezza" - se così si vuo definire - di un lupo, un leone o qualsiasi animale cosiddetto "feroce", ma l'immagine che ne abbiamo è di un animale grazioso...


E' una prerogativa del mondo occidentale l'associare gli animali che cacciano al disprezzo che se ne ha di loro..


Ma l'odio contro i lupi è così radicato da poter essere quasi definito razziale.


Ciò che va fatto è introdurre una vera conoscenza di questa creatura tra gli allevatori e pratiche sensate di convivenza favorendo l'uso di recinti elettrificati, ad esempio.

Incentivare la presenza di cani per la protezione del bestiame e combattere incondizionatamente il bracconaggio.


La strada per proteggere il Lupo è ancora lunga e necessita anche di strumenti e supporto da parte delle istituzioni sia locali che nazionali.


Bisogna favorire il più possibile la buona convivenza tra l'Uomo e il Lupo, senza che nessuno ci rimetta. Specialmente la vita!!!



Impariamo a conoscerlo, amarlo e lasciargli fare la sua vita della quale, come tutti, ha pieno diritto...


Fonti:


Carl Safina - "Al di là delle parole"





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