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LA LEGGE DELL'OTTAVA

Aggiornamento: 31 ago 2022

o Legge del Sette




Riuscire a parlare della legge dell'ottava e del suo ideatore in modo esauriente - evitando un testo troppo lungo e cadendo in una sorta di ripetizione - è un pò arduo: il materiale è parecchio sia riguardo al tema da trattare che al suo creatore: Georges Ivanovič Gurdjieff (occidentalizzazione del suo vero nome Ioannas Giorgiades): figura eccezionale, molto ricca, particolare ed interessante.

Perciò VivereV ti fornirà le basi rimandandoti agli approfondimenti e, se troverai la materia stimolante, ti invito ad andare avanti perchè ne vale la pena!


Prima di introdurre questo concetto – o forse meglio filosofia – è fondamentale innanzitutto conoscere almeno un pò Gurdjieff: personaggio della nostra storia umana recente decisamente ricco, intrigante, affascinante, magnetico e circondato da leggende, se pur molto controverso e criticato, soprattutto mentre era in vita da chi lo considerava un ciarlatano o un mistificatore.


Ma chi era Gurdjieff?



Un mistico armeno, scrittore, filosofo e maestro di danze che ha attinto alle tradizioni del Sufismo (scuola mistica dell’Islam), Cristianesimo, Buddhismo, Induismo e Sikhismo, oltre che a filosofia ed esoterismo.

Nato a Gyumri antica Alexandropol - una delle più grandi città dell’Armenia orientale dopo la capitale Everan - e vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900.

Si è nutrito nella sua infanzia dei racconti e poemi del passato - grazie alla conoscenza orale e i canti di antiche culture trasmesse dal padre di origine greca - degli insegnamenti del suo tutore e successivamente delle conoscenze di altre persone straordinarie che incontrò nella sua vita (medici, dervisci, principi, fachiri...). Persino la nonna paterna gli ha trasmesso una visione anticonformista e un'apertura mentale inconsueta ai suoi tempi (“Non fare mai come fanno gli altri. Non fare nulla, va solo a scuola, oppure fa qualcosa che nessun altro fa” gli diceva).

Importanti per lui sono stati anche i molti viaggi effettuati in Africa e Asia.


Ha ricevuto una formazione scientifica ma anche una profonda educazione religiosa che hanno suscitato in lui valori interiori altrettanto profondi. Si è dedicato allo studio del mondo classico, bizantino, medievale e rinascimentale e a quello della danza tradizionale, religiosa e moderna profana.

In più, la zona delle sue origini ha costituito un terreno fecondo in quanto incrocio e mescolanza di popoli, culture e civiltà molto diverse: russi, greci, iraniani, tartari, armeni...rappresentando per lui una preziosa fonte di conoscenze a cui attingere.


Nel suo pensiero si fece spazio l’idea che nel passato esistesse una conoscenza reale dell'uomo e della natura, ormai cancellata ma possibile da ricercare e ritrovare.

Tutto il corso della sua esistenza è stato orientato alla ricerca continua, all'esplorazione di conoscenze perdute - portandole al mondo moderno - e alla spinta a comprendere il senso della vita, dedicandosi particolarmente a quella interiore ed esteriore, facendo proseliti tra persone mosse dagli stessi desideri e creando gruppi di uomini in ricerca. Tra i suoi allievi vi fu il filosofo russo P. D. Ouspensky.

I suoi insegnamenti vivono ancora oggi attraverso i suoi seguaci sparsi in nel mondo.

Dalle sue idee hanno tratto ispirazione musicisti contemporanei come Franco Battiato e Keith Jarrett, ma anche vari pensatori dell'ambiente New Age.


Battiato - attratto dal suo fascino e dalla spettacolare danza dei dervisci (danza rotante) propria del sufismo - ha composto la sua nota "Voglio vederti danzare" che ad essa fa riferimento. Danza di cui - pare - il creatore fosse stato proprio Gurdjieff:


Danza dei dervisci


Trasferitosi a Parigi ha cominciato a trasmettere la sua filosofia dapprima oralmente arricchendola con spettacoli di musiche e danze da lui stesso create e successivamente, a seguito di un incidente e temendo di non poter tramandare i suoi insegnamenti, si dedicò ad una serie di opere letterarie.

Il suo testo più conosciuto e significativo è "Incontri con uomini straordinari".

In fondo, nell'essenza, Gurdjieff parla dell'esistenza individuale e di autoanalisi la quale, però, deve riguardare la nostra totalità intesa come connessione ed interazione tra corpo e mente.

Nell'ultimo periodo della sua vita fondò in Francia, a Fontainebleau l'Istituto per lo sviluppo armonico.


Ma ora VivereV darà voce alle sue parole per meglio introdurre il fondamento della Legge dell'ottava:



"[…] Prima vi spiego cosa è lo sviluppo. C’è la legge di evoluzione e involuzione. Tutta la vita, organica e inorganica, è in movimento sia verso l’alto sia verso il basso. Ma l’evoluzione ha dei limiti, come d’altra parte l’involuzione. Prendiamo ad esempio la scala musicale di sette note. Tra un do e l’altro, a un certo punto c’è un arresto. Quando battete un tasto, fate risuonare un do, la cui vibrazione ha un determinato impulso di moto. Tramite questa vibrazione, il do può percorrere una certa distanza fino a far vibrare un’altra nota, cioè il re, poi il mi. Fino a quel punto le note portano in se stesse la potenzialità di continuare, ma ora, se non interviene un impulso esterno, l’ottava ritorna indietro. Se invece l’ottava riceve un aiuto esterno, può continuare a svilupparsi da sola. L’uomo è costruito in conformità a questa legge. Esso è uno strumento per lo sviluppo di questa legge. Io mangio, ma la natura mi ha creato per un determinato fine. Io devo evolvere. Non mangio per me, ma per qualche disegno che va al di là di me. Mangio perché il mio cibo non può evolvere da solo, senza il mio aiuto. Mangio del pane e assorbo dell’aria e delle impressioni, che penetrano in me dall’esterno e agiscono poi in conformità alla legge. La legge è quella dell’ottava. Qualunque nota può essere considerata come do. Do contiene sia la potenzialità che l’impulso; può evolvere a re e mi senza aiuto. Il pane può evolvere, ma se non è combinato con l’aria, non può diventare fa: l’energia dell’aria lo aiuta a superare un passaggio difficile. Dopo di che, non avrà più bisogno di aiuto fino a si, ma da solo non potrà spingersi oltre. Il nostro scopo è quello di favorire il completamento dell’ottava. Per la vita animale ordinaria, si è il punto più alto, e rappresenta la sostanza con cui può essere costruito un nuovo corpo. […]" Georges I. Gurdjieff - Vedute sul Mondo Reale

La legge del tre è la prima legge cosmica fondamentale che dimostra che qualsiasi fenomeno può essere prodotto soltanto se avviene l’incontro di tre forze: una attiva, una passiva e una di conciliazione. Secondo questa legge l’esistenza della materia, dell'atomo o di una molecola è dovuta all’incontro di queste tre forze.


Un esempio che mostra la terza forza trovata nell’ambiente è costituito dall’utero (ambiente), nel momento in cui un ovulo (forza passiva) è fecondato da uno spermatozoo (forza attiva). Se non ci fosse l’utero come ambiente (terza forza), le sole due forze prese in considerazione non riuscirebbero a produrre alcun fenomeno. 
https://dionidream.com/legge-ottava/ 

La legge dell’ottava (o Legge del sette*) formulata da Gurdjieff è la seconda legge cosmica fondamentale secondo cui l'Universo consiste di vibrazioni poiché ogni cosa è energia.



Queste leggi sono definite cosmiche e fondamentali perchè rappresentano due proprietà inseparabili; ciò che è cosmico è al contempo fondamentale, e viceversa.

Il cosmico si estende dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo*, dal mondo del'Universo a quello subatomico. *Su queso argomento ti invito a vedere l'interessante video "Amore quantico" della D.ssa Poli in Vibrazioni.


Una tale legge comprende tutto e deriva dal mondo da cui ogni cosa ha avuto origine, ossia dall’assoluto ed è per questo che viene definita anche Fondamentale.

(*intorno al numero sette è nata una ricca simbologia: già per gli antichi era il numero per eccellenza della ricerca mistica.

Sette le note musicali, i colori dell'arcobaleno, i giorni della settimana, il numero buddhista della completezza, i doni dello Spirito Santo, i giorni in cui Dio creò l'uomo, le virtù e i vizi capitali, i libri della Bibbia, i bracci del candelabro ebraico, i re di Roma, le meraviglie del mondo, i cieli creati da Dio secondo il Corano, i cicli lunari, i Chakra...e per i pitagorici era il simbolo della totalità e dello spazio...).



L'Universo è ritenuto un organismo vivente all'interno del quale troviamo infinite materie che vibrano.


Questa legge afferma che tutto ciò che è materia vibra ed in essa c'è energia e, viceversa, dove c'è energia c'è vibrazione. Ha compreso che anche le emozioni possono essere misurate. Tutto è composto da atomi che vibrano. E torniamo a Vibrazioni.

Esse sono incostanti, variano alzandosi e abbassandosi. In alcuni momenti rallentano, poi riprendeno normalmente finché raggiungono il punto massimo.

I punti di rallentamento sono due: intorno all'inizio della vibrazione e intorno alla fine:


La prima deviazione della vibrazione dipende da una decelerazione e dal semitono mancante, come si può evincere dalla scala musicale composta da DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO. Tra il MI e il FA, e poi tra il SI e il DO, quindi all’inizio e verso la fine della scala, non c’è un semitono (il tasto nero) che è invece presente fra le altre note. L’assenza del semitono è come un vuoto che provoca un rallentamento, una deviazione dall’intento iniziale, persino mentre laviamo i piatti. Ecco perché dopo l’entusiasmo iniziale per un nuovo progetto, per esempio, iniziamo ad annoiarci e a rallentare perdendo la voglia di fare. (e questo è proprio ciò che mi è successo durante il progetto di questo sito N.d.A.). Dopodiché l’impulso riprende, la retta prosegue fino al secondo intoppo che segna, di solito, la fine del progetto introducendo emozioni negative, correzioni, cambiamenti che deviano completamente il proposito iniziale. Per completare l’ottava interiore è indispensabile mantenere l’attenzione alta durante tutto il percorso. Se ci facciamo distrarre dalle deviazioni e perdiamo l’attenzione, l’ottava va degenerando e a un certo punto diventa irrecuperabile.
https://www.eticamente.net/53992/la-legge-del-sette-o-dellottava-secondo-gurdjieff.html 

Ci sono due tipi di ottave da lui individuate: quella ascendente quando le vibrazioni superano l'origine e quella discendente che, viceversa, è inferiore rispetto alla sua genesi.

La Legge dell'Ottava si manifesta (senza che ce ne rendiamo conto) anche nella nostra vita quotidiana e nelle nostre azioni, nei momenti più insospettabili.


Un esempio: quando stiamo compiendo una qualsiasi attività inizialmente siamo subito ben concentrati, dopo poco magari ci interrompiamo un attimo (oh! mi sono dimenticata di avviare la lavatrice...ad esempio). Quindi smettiamo per un momento di fare ciò in cui eravamo occupati: questa è una deviazione, la prima se pur più lieve, alla quale possiamo però resistere. Se ci riusciamo non ci sarà deviazione ma procedendo verso la fine un altro evento (suona il telefono) può ostacolare il compimento della nostra azione: ed ecco la seconda deviazione.

Secondo Gurdjieff ci illudiamo solamente di essere noi a scegliere coscientemente la variazione fintanto che non diventiamo consapevoli di questo processo.


Nella nostra vita queste deviazioni rappresentano un ostacolo perchè possono interrompere i nostri progetti.

La "cura", secondo lui, è essere presenti a noi stessi osservandoci e riconoscendo i momenti di riduzione dell'energia, in modo tale da poter intervenire con la nostra scelta che può essere tanto quella di continuare nel nostro intento piuttosto che decidere di farle cambiare direzione.

Ciò che più conta è diventare consapevoli del processo in modo che, qualunque decisione prendiamo, questa possa essere volontaria e non condizionata da elementi che non siamo in grado di percepire.


Infatti Gurdjieff parla di shock addizionali (scontri casuali fra ottave) che sono frutto del caso.

In alcune ottave, (vedi: iniziative umane) è possibile che l'azione intrapresa si mantenga retta e raggiunga lo scopo.

Ma questo si ottiene con il "Lavoro su di sé", da ottave parallele che, casualmente, entrano in sintonia con l’ottava principale andando a colmare i semitoni mancanti.

Abbiamo detto prima che nella scala musicale i toni mancanti sono fra il Mi ed il Fa e tra il Si ed il Do.


Il secondo shock dell’ottava, quello fra il Si ed il Do, deve essere di un tono alto e di una forza maggiore del primo (avvio la lavatrice - suona il telefono).

Le ottave diverse e parallele che si intersecano nella principale permettono uno svolgimento in linea retta e, in questo caso, sentiamo la capacità di poter "fare". Ma se queste ottave parallele non ci fossero, la linea retta non si verificherebbe. Siamo soggetti al caso che sostiene o meno i semitoni mancanti delle ottave, definendo così il successo o l’insuccesso di una azione.

Se però costruiamo noi coscientemente degli shock seguendo un certo modello, allora possiamo permettere all'ottava di proseguire in linea retta.

Per riuscire in ciò, quindi, è necessario riconoscere la Legge dell'Otto (o del sette) nella nostra vita quotidiana rimediando con gli shock utili a riempire i toni mancanti.

E' un'impresa non facile ma la via è quella di conoscere meglio noi stessi ed essere vigili, al fine di poter riconoscere il momento in cui una iniziativa cambia di tono e si modifica.


L'insegnamento introdotto a tale proposito da Gurdjieff riguarda la Quarta Via, definizione formulata non da lui ma da Ouspensky. All'interno di una scuola di Quarta Via questi shock vengono attivati nel momento in cui un'ottava sta cambiando il suo percorso.

Ma della Quarta Via parleremo in una prossima occasione per non dilungarci troppo: altro argomento altrettanto interessante da sviluppare.


Gurdjieff è uno dei personaggi più affascinanti e sconcertanti del secolo scorso che ha sentito il desiderio e l'impegno di dare vita a coloro che chiamava "automi addormentati", come lui vedeva l'uomo della nostra cultura occidentale: una macchina condizionata da influssi esterni che ci impediscono di essere quello che realmente siamo.

Secondo lui l’essere umano vive in una condizione di sonno e di inconsapevolezza rispondendo meccanicamente ad ogni stimolo esterno.

Diventa quindi necessario risvegliarlo spogliandolo della sua falsa personalità, la quale nasconderebbe la vera essenza, per arrivare ad ottenere uno sviluppo armonico.

Il percorso è quello di individuare e riconoscere questo nostro sonno, morire, risvegliarci per infine rinascere.

Gli esperimenti di neuroscienza hanno oggi confermato molte delle teorie di Gurdjieff.



VivereV ti invita a conoscere meglio Gurdjieff, la sua filosofia, i suoi insegnamenti e quanto ci ha lasciato.



Come ricercatore dell'eredità dimenticata dei vari popoli e culture e dell'essenza intima della nostra vita e dell'Universo di cui facciamo parte, come il filosofo più grecista del XX secolo e persona alla ricerca delle tradizioni spirituali, come creatore di una scuola che ha scosso molti animi.

Come uomo che, pur non scienziato, è arrivato alla stessa comprensione a cui è arrivata la scienza riguardo - ad esempio - le Vibrazioni.


Capace di miscelare tradizioni spirituali antiche e di portarle alla nostra mente più limitata di uomini occidentali in modo comprensibile.


In ultimo ti lascio qualche danza sacra di Gurdjieff:




La Legge dell'Ottava:

https://dionidream.com/legge-ottava/


Su Gurdjieff:


Bibliografia di Gurdjieff:

I racconti di Belzebù a suo nipote

Incontri con uomini straordinari

La vita è reale solo quando io sono

Vedute sul mondo reale

Il nunzio del bene venturo

Incontri con Gurdjieff 1941-1943

Incontri con Gurdjieff 1944-1946


Mi auguro che questo argomento sia stato di stimolo e abbia suscitato in te interesse e ti invito a continuare a seguire Gurdjieff al prossimo capitolo sulla Quarta Via.



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