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PERCHE' VEGAN 1

Aggiornamento: 1 set 2022

Introduzione

VivereV comincia con questo una serie di articoli per aprire il mondo vegano a chi non lo conosce e spiegare le molteplici motivazioni su cui esso si basa.

Se si vuole approfondire bene il discorso nei suoi svariati aspetti è impossibile farlo in un'unica sede.


Una scelta per il bene di tutti: la Terra, gli Animali e l’Uomo


Di norma il veganismo (o più raramente veganesimo) è considerata una scelta (per alcuni una "moda") abbastanza giovane.


In realtà ha origini ben più antiche: il 30/9/1847 a Ramsgate (Inghilterra) nasce la Vegetarian Society, la più antica organizzazione esistente al mondo.

Dopo che l’associazione non accettò di escludere anche i latticini dai prodotti considerati vegetariani, il 1/11/1944 (in piena guerra) Donald Watson ed Elsie Shrigley si separarono dal movimento fondando la Vegan Society.

Di conseguenza, ufficialmente il veganismo esiste da quasi 80 anni.


Donald Watson era un attivista e un pacifista nato nel 1910 e, avendo visto le due più terribili guerre, diventò obiettore di coscienza durante la seconda. A lui e ai suoi compagni fu subito chiara “l’indiscutibile crudeltà connessa alla produzione di derivati animali”.

Elsie Shrigley, anch’essa attivista del veganismo, divenne vegetariana nel 1934 e vegana nel 1944. Fu presidente della Vegan Society all'inizio degli anni '60 e ricoprì poi vari altri incarichi nella società, nella quale ha operato fino alla sua morte.



Ma chi è un vegano?


Una persona che non solo non mangia carne e pesce ma nemmeno tutti i derivati animali come uova, latticini, e miele.


Solitamente i più non si limitano alla sola alimentazione ma scelgono di condurre la propria vita senza basarsi su alcun tipo di sofferenza e morte anche nell’abbigliamento (pellicce, cuoio e altri tipi di pelli, lana) e nella cura della persona (prodotti cruelty free cioè non testati su animali), e nemmeno sullo sfruttamento umano.


Una vita perciò a 360° libera da ogni sofferenza.



Le ragioni che di norma spingono una persona a diventare vegana sono quindi tre: amore e rispetto per l’ambiente, amore e rispetto per gli animali ed ogni forma vivente (uomo compreso, e lo vedremo), salute.


L’abitudine di cibarsi di carni di alcuni animali ma di altri no (perché?) rispecchia un adattamento ad un situazione acquisita e ormai esistente che dipende da tradizioni, cultura, società, famiglia, false credenze. E’ quindi di tipo culturale.


Ma - al di là delle mode che non hanno veri contenuti (le mode passano ma una scelta di vita resta!) - in un numero sempre più consistente di persone sta crescendo una maggiore consapevolezza che ciò che mangiano non solo ha un fortissimo impatto sull’ambiente, ma anche sulla loro salute e sugli animali e rappresenta un modo dissennato* di vivere.


Secondo le ultime stime (gennaio 2022), nel mondo ci sono 100 milioni di vegani e 800 milioni di vegetariani. Il numero totale tra vegani, vegetariani e categorie simili si avvicina al 14% della popolazione mondiale ed è in aumento ogni giorno.


Fonte: Veganuary. L’immagine mostra l’andamento della campagna Veganuary dal 2014 al 2020



Tanti pensano che essere vegani sia una cosa strana, o che costi fatica e impegno diventarlo, o che si finirà con il mangiare verdurine temendo di perdere il piacere di una buona tavola, o che non si possa vivere e crescere senza carni e prima o poi ci sarà qualche carenza


Ma non è affatto così: prima di tutto bisogna fare le cose con criterio e con un pò di approfondimenti nutrizionali.


Una persona vegana vive come tutte le altre, solo adotta scelte quotidiane che la portano ad evitare - nel corso della sua vita - migliaia di sofferenze e morti.


Mangia bene e in modo vario piatti gustosissimi e completi; si veste come gli altri ma senza indossare pezzi di cadaveri di vario tipo: ormai la scelta anche in quest’ambito è molto varia e ci permette non solo di evitare di sfruttare animali ma anche di non inquinare (con indumenti sintetici o con il forte impatto ambientale di cui è responsabile il settore tessile); non sfrutta i lavoratori del Terzo Mondo; contribuisce a ridurre la fame nel Mondo…


E di questa vita ne è felice, è maggiormente in armonia, è più sano...



Essere vegan significa semplicemente introdurre nella nostra vita e nelle nostre scelte un parametro in più: l’attenzione a ciò che acquistiamo.


Che non derivi dalla sofferenza e dallo sfruttamento delle persone; dallo sfruttamento, la sofferenza e la morte di milioni di animali; dallo sfruttamento delle risorse del nostro Pianeta e dal suo inquinamento.


Non ci sono rinunce.


Non significa fare cose strane.


Solo si cambiano le abitudini.


Se - ad esempio - ti piacciono tanto le lasagne al forno, continuerai a farle allo stesso modo: ragù (ma con il seitan o la soia ristrutturata); besciamella (ma con il latte di soia), lasagne (ma senza uova) formaggio (ma vegan)…ecco fatto!


*Perché VivereV prima ha sostenuto che quello attuale è un modo dissennato di vivere?


Basta rifletterci un momento:

- disboschiamo incendiando ed inquinando con forti emissioni di CO2 per fare posto alle grandi colture per l’industria della carne e quella tessile;

- facendo questo releghiamo sempre di più gli indigeni in quel poco che resta delle loro foreste e li stiamo portando all’estinzione;

- impattiamo fortemente sul Pianeta con le grandi colture estensive e le monoculture destinate alla sola alimentazione animale;

- successivamente, dopo averli sfruttati, lasciamo questi territori al destino della desertificazione con la conseguenza di continuare a disboscare per ricavarne di nuovi;

- inquiniamo pesantemente tramite i grandi allevamenti intensivi con le emissioni di metano e di CO2 nell’atmosfera (l’industria della carne è il secondo maggior inquinante dopo quello dell'automobile), con i liquami pieni di antibiotici e altri farmaci nel terreno e nelle falde acquifere che diventano inutilizzabili;

- inquiniamo - attraverso le colture per gli animali che mangeremo - con fitofarmaci, diserbanti e fertilizzanti chimici;

- contribuiamo - attraverso gli incendi per disboscamento e l’inquinamento dei grandi allevamenti - al cambiamento climatico;

- consumiamo - per questi allevamenti - un’enorme quantità di acqua, energia, pesticidi e farmaci;

- alleviamo ogni anno milioni di animali in condizioni terribili che provocano loro enormi e inimmaginabili sofferenze - che la maggior parte ignora - per poi, dopo tutto questo, ucciderli anche malamente;

- mangiamo questi animali che non sono sani a causa delle condizioni di vita e del sovraffollamento che obbliga a somministrazioni di antibiotici e altri farmaci;

- ci ammaliamo per il consumo di carne che, nel corso della vita, porta a diverse patologie serie, dannegiandoci la salute;

- diventiamo obesi, sempre a danno della salute;

- di conseguenza, per curarci, ricorriamo a grandi quantità di farmaci che portano altri effetti collaterali alla nostra salute e pesano sulla spesa sanitaria;

- contribuiamo, attraverso il consumo dei farmaci, all’inquinamento di cui anche le industrie chimiche e farmaceutiche sono responsabili;

- contribuiamo, sempre attraverso il consumo di farmaci, alla vivisezione responsabile anch’essa di atroci sofferenze agli animali e alla loro morte;

- sfruttiamo il lavoro di tante persone del Terzo Mondo;

- affamiamo gran parte dell’umanità che, a causa delle colture destinate al solo uso animale per il solo mondo occidentale, non ha più risorse sufficienti.


Ma secondo te tutto questo ha un senso? O non è follia pura?




Domandiamoci:


Che cos'è mai un cambio di abitudini rispetto alla devastazione del Pianeta di cui i grandi allevamenti intensivi e l’industria della moda sono responsabili, all'enorme sofferenza degli animali e alla loro uccisione, allo sfruttamento di tante persone del Terzo Mondo - bambini compresi - alla fame di gran parte dell’umanità che da questo sistema dipende?


Cosa vale di più e cosa ha la priorità per me nella mia vita?


Essere vegano significa seguire dei principi etici fondamentali basati sul rispetto per la vita tutta, sull'antispecismo e su una visione non violenta dell’esistenza.


VivereV proseguirà dettagliando tutti gli aspetti e le motivazioni dell’essere vegan tema per tema, quelli che lo contraddistinguono: Terra, Animali, Uomo.




Perciò appuntamento alla prossima puntata: Terra.






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