- vulcanomarino
LA QUARTA VIA
Aggiornamento: 31 ago 2022
o La Via dell'Uomo Astuto

VivereV prosegue con Gurdjieff dopo il discorso iniziato con La legge dell'Ottava.
Se non l'hai letto ti consiglio di farlo prima di proseguire con il presente argomento, anche perchè è fondamentale in primis conoscere chi era Gurdjieff.
Ora ti parlo de La Quarta Via, un sistema - o meglio percorso o insegnamento - attraverso il quale si può raggiungere un reale e completo sviluppo dell'uomo.
E’ stato da Gurdjieff introdotto all'inizio del secolo scorso, il quale considerava l’uomo un organismo capace di intraprendere un’evoluzione interiore che può portarlo ad acquisire un Io Reale.
Affermava che l'Uomo
“Occupa un posto importante nella Creazione, ma che si trova imprigionato in un profondo sonno e in queasta condizione vive utilizzando solo una piccola parte delle sue potenzialità. Questo stato di esistenza irreale provoca in lui squilibrio e separazione. Per sviluppare le sue potenzialità nascoste e per liberarsi dalla schiavitù interiore necessita di metodi appropriati e sforzi coscienti."
e che
“ Riguardo all’evoluzione è necessario comprendere fin dall’inizio che non esiste possibilità di una evoluzione meccanica. L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua coscienza, e la coscienza non può evolvere inconsciamente. L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua volontà, e la Volontà non può evolversi involontariamente. L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione del suo potere di fare e “fare” non può essere il risultato di ciò che “accade.”
La Quarta Via è da lui definita anche “il cammino dell’uomo astuto", il quale non si ritira dal mondo in meditazione solitaria, ma lavora sulla propria coscienza rispecchiandosi nelle relazioni.
Ouspensky, suo discepolo e continuatore, documenta che Gurdjieff disse che «duemila o tremila anni fa c'erano altre vie che adesso non esistono più, che non erano così diverse e si trovavano molto più vicine le une alle altre».
La Quarta Via è diversa dalle vecchie e dalle nuove vie per il fatto che non ha una forma definita e non ci sono istituzioni collegate ad essa.

Gurdjieff dichiarò che ci sono tre vie ordinarie per la reale evoluzione spirituale, ma fu Ouspensky a dare la definizione "La Quarta Via" per differenziarlo da altri metodi – sempre relativi ad un lavoro sull'essere - e cioè:
- La via del Fachiro: trova espressione con l'uso del corpo al fine di raggiungere un livello di consapevolezza superiore. Infatti Il fachiro mette in atto una lotta contro il proprio corpo, dominandolo con la pratica di esercizi difficili e posture particolari.
Il lavoro del fachiro riguarda il centro istintivo motorio per il raggiungimento della volontà.
- La via del Monaco: essa investe invece la sfera emozionale per raggiungere gli stati superiori di coscienza, attraverso la fede e il rapimento mistico.
- La via dello Yogi: l’approccio di questa pratica è di tipo intellettuale. Utilizza cioè questa componente attraverso la conoscenza per giungere alla padronanza di sé.

La Quarta Via, viceversa, si fonda sulla necessità di uno sviluppo complessivo ed equilibrato di tutte le funzioni.
Lo scopo di Gurdjieff è di ottenere un risultato individuale completo.
Criticò infatti le tre vie in quanto, dal momento che ciascuna di esse pone attenzione solo ad una parte della natura umana, non permettono lo sviluppo delle altre parti. Per questo se hai che abbia raggiunto qualcosa attraverso une delle tre vie, devi ricominciare un lavoro difficile e doloroso di rifusione del tuo essere e lavorare sugli altri centri. E’ quanto ci ha riportato Ouspensky in Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto.
Per questo motivo il lavoro delle prime tre vie può essere più pericoloso e difficile rispetto a quello della Quarta Via.
Mettendo insieme la via del Fachiro (tradizione Sufi), la via dello Yogi (tradizione Indù e Sikh) e la via del Monaco (tradizione cristiana e buddista), Gurdjieff pone la Quarta Via come crocevia di differenti credenze.
Uno dei fattori importanti del suo insegnamento è che tutte le diverse discipline che ha insegnato sono in relazione l'una con l'altra e si combinano tra di loro. Così, studiandone una, automaticamente se ne studiano molte altre che si ricollegano in un unico corpo globale di conoscenze e di essere.
In pratica ogni “via” si rivela come una combinazione di tutte e tre le vie, con il centro di gravità in una di esse.
La Quarta Via si sforza di fondere tutti e tre i metodi armoniosamente.
E’ come una “scorciatoia”, rispetto alle prime tre, perché combina simultaneamente il lavoro sui tre centri invece che focalizzarsi su uno solo di essi.
Anche tu la puoi perseguire nella tua vita quotidiana, senza necessariamente andarti a ritirare in luoghi isolati.
Secondo questa teoria è addirittura meglio lavorare con quello che hai e che sei per ottenere dei risultati e non crearti un'illusione rispetto a qualcosa che non esiste.
Il lavoro senza un Maestro che diriga i tuoi sforzi non è possibile – pur dando importanza alla responsabilità individuale – perché necessita di determinate condizioni da lui stabilite, e che vanno completamente accettate, perché richiede molto sforzo di concentrazione sul lavoro che si stai facendo interiormente.
La Quarta Via è diversa dalle altre tre vie perché la richiesta principale che ti viene fatta a è quella di comprendere: più comprendi che cosa stai facendo, maggiori saranno i risultati dei tuoi sforzi. Questo è un principio fondamentale della Quarta Via.
Il risultato del lavoro è proporzionale alla consapevolezza del lavoro che si svolge.
L'insegnamento di Gurdjieff è conosciuto anche come "Il Lavoro" o "Lavoro su di sé" o semplicemente "Lavoro" e si riferisce principalmente al posto e al ruolo dell'uomo nell'Universo e alle sue possibilità di sviluppo interiore. Egli si riferisce alla condizione dell'uomo visto in uno stato di "sonno ad occhi aperti".
Solo superando questa condizione si puoi accedere agli stati di coscienza più elevati, ma questo necessita uno sviluppo di nuove capacità interiori.

Questo suo insegnamento è volto ad aumentare e concentrare la tua attenzione al fine di indirizzare e non disperdere la tua energia. Ad esempio: ridimensionare i sogni ad occhi aperti e lavorare sulla nostra mancanza di partecipazione alla tua stessa esistenza.
Questo sviluppo interiore è l'inizio della possibilità di un cambiamento che può portare una trasformazione all’uomo, che Gurdjieff definisce “normale", cioè con tutte le sue potenzialità sviluppate e con la capacità di essere partecipe della sua vita e del mondo che lo circonda.
Gurdjieff definiva il suo insegnamento esoterico ma, al contempo, affermava che in esso non vi è nulla di segreto o nascosto. Semplicemente voleva signicare che la Quarta Via non è per tutti perchè le persone, o non sono interessate o non hanno le capacità di comprendere certe idee. In genere la maggior parte delle persone non è interessata ad essa.
Si riferiva a coloro che sono in grado di ricevere e comprendere le idee del sistema come il "cinque di venti di venti": "solo il venti per cento di tutte le persone pensa seriamente a realizzazioni superiori; di questo, solo il venti per cento decide di fare qualcosa riguardo alla propria evoluzione, e di questi, solo il cinque per cento arriva da qualche parte"
Disse riguardo all'insegnamento della Quarta Via:
«L'insegnamento la cui teoria è qui esposta è completamente indipendente da altre linee, si sostiene su se stesso ed è stato completamente sconosciuto fino ad oggi».
Secondo Gurdjieff l'uomo non nasce con un'anima, ma la crea durante nell'arco della sua vita, per lui è importante è lo strumento dell'attenzione come metodo per accedere a nuove percezioni ed al "ricordo di sé".
Insegnò molto anche attraverso le "danze sacre" o "movimenti" di gruppo (vedi La Legge dell'Ottava), accompagnate da musiche da lui composte insieme al musicista Thomas De Hartman. Sono musiche composte ispirandosi a ciò che aveva sentito e assimilato durante i suoi viaggi.
L'insegnamento di Gurdjieff è principalmente focalizzato sull'acquisizione della capacità di eseguire costantemente questi aspetti fondamentali dell’evoluzione dell’uomo:
- Lavoro Conscio: tu non sei assente durante l'atto, ma stai "ricordandoti di té" e tutto il tempo è in collegamento a quello che stai facendo ma, al contempo, compi lo sforzo di fare quello che stai facendo in maniera intenzionale.
- Sofferenza intenzionale: l'atto di lottare contro il desiderio del corpo fisico (i sogni ad occhi aperti, piaceri, cibo…). È il lavoro con le emozioni negative.
Per Gurdjieff questi sono aspetti fondamentali di ogni possibile evoluzione nell'uomo.
- Auto osservazione: sforzo di osservazione di te stesso, dei tuoi i modi di fare e delle abitudini del tuo essere e della tua personalità, sono visibili dall'esterno attraverso movimento corporeo, espressioni, posture, intonazione della voce.
- Divisione dell'attenzione: coltivare l'abilità di dividere la propria attenzione, cioè la capacità di rimanere su un oggetto esterno o un pensiero interno mentre sei però consapevole di te stesso. Esempio: focalizzare parte della tua attenzione concentrandoti su una parte del tuo corpo, mentre l'altra metà rimane consapevole della tua presenza generale. Non si tratta di spostarsi da una dimensione ad un’altra ma sperimentarle entrambe completamente in perfetta contemporaneità.
- Il ricordo di Sé: stato permanente in una persona "conscia", volatile e temporaneo per la maggior parte delle persone. In questo stato vedi ciò che accade intorno a te senza però perdere il punto di vista su te stesso. Nel ricordo di sé l'Io non è perso.
Gurdjieff introdusse questo concetto in uno dei primi dialoghi con i suoi studenti russi, invitandoli a condividere ciò che avevano visto osservando se stessi. Nessuno aveva notato il fatto più importante: che non si ricordava di sé.
Utilizza una pratica antica: le Upaniṣad, un trattato sul sé, sulla necessità del ricordo di sé e su come portarlo in primo piano.
Il ricordo di sé è il ponte tra la conoscenza e il sapere, uno sforzo per essere consapevoli di se stessi nel presente, una rottura con ogni mondo immaginario di un determinato momento per tornare alla realtà attuale.
E’ una riorganizzazione interiore istantanea: trasferire i pensieri meccanici e le emozioni sullo sfondo, portando il Sé superiore in prima linea tramite il ricordo di sé.
Un esempio di esercizio: focalizza un aspetto del tuo comportamento quotidiano - per esempio i movimenti delle mani o le espressioni facciali - fissandolo per tutto il giorno.
«Dovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, ricordati della tua presenza e nota sempre ciò che fai».
Il tuo primo compito è quello di osservare ogni cosa che accade in te e guardarla accadere. Questo è un grado di conoscenza preliminare a quello più alto: “la coscienza oggettiva”. In esso non vedi solo te stesso ma anche tutto il resto con obiettività.
Essa rappresenta il culmine del ricordo di sé. La piena obiettività aggiunge silenzio interiore e senso liberatorio di distanza dai frastuoni della mente.
- Il bisogno di sforzi: il risveglio è il risultato di notevoli e lunghi sforzi. Bisognerebbe compiere tali sforzi nei momenti in cui si è è già esausti e ci si sente incapaci di andare oltre, e, malgrado tutto, si spinge il proprio io. Lo scopo è quello di generare forza interiore, ed accrescere la propria volontà.
- I molti Io: Molti Io indica le diverse e, spesso, conflittuali, sensazioni dell'"Io"e cioè:
Io penso, Io voglio, Io so, Io preferisco, Io sono felice, affamato, stanco, ecc. Queste sensazioni non hanno niente tra di loro e sono presenti solo per un periodo di tempo breve, cioè fino al momento in cui non sono sostituite da un altro Io – che, normalmente nulla sa dell'Io che lo ha preceduto.
Gurdjieff definisce queste sensazioni come la mancanza di unità dell'uomo: una parte di lui desidera qualcosa che un'altra parte invece non conosce.
- Rilassamento: egli sosteneva che il corpo è eccessivamente teso durante le sue azioni, per questo le persone perdono molta energia. Si focalizzava pertanto sui modi per rilassare il corpo e minimizzare le tensioni della muscolatura.
- Centri: Gurdjieff riconosce l'esistenza di tre centri principali o cervelli nell'uomo:
- Centro intellettuale
- Centro emozionale
- Centro fisico o motorio (collegato col Centro istintivo)
Corpo, essenza e personalità: ha suddiviso l'uomo in tre parti indipendenti: Corpo (funzioni fisiche), Essenza (parte naturale di una persona o ciò con cui è nata) e Personalità (tutto quello di artificiale che è stato imparato e visto attraverso l'educazione e le esperienze automatiche che l'uomo ha passato).
L'Essenza è la parte che l'uomo è in grado di evolvere.
Gurdjieff ha anche fatto uso di diversi simboli come l'Enneagramma:

ed il Raggio di Creazione:

A proposito del primo egli ha detto che:
«L'enneagramma è un simbolo universale. Tutta la conoscenza può essere inclusa nell'enneagramma e con l'aiuto dell'enneagramma può essere interpretata. Un uomo può essere solo nel deserto e può tracciare un enneagramma nella sabbia e leggere in esso le leggi eterne dell'universo e ogni volta può imparare qualcosa di nuovo che non conosceva prima»
Il Raggio di creazione, invece, è un diagramma che rappresenta il posto che la Terra occupa nell'Universo. E’composto da otto livelli, ognuno dei quali corrisponde ad un livello della Legge dell'Ottava.
Elaborando la Legge dell’Ottava e il significato dell'enneagramma, Gurdjieff ha creato un nuovo modo perconcettualizzare il mondo e il nostro in esso.
Riguardo all’Enneagramma lascerò spazio in altro capitolo perché è un simbolo molto importante di cui vale la pena parlare in modo approfondito, così da terminare questo excursus su Gurdjieff, dal momento che è stato lui a reintrodurlo.
Tra l’altro, rimanendo nella simbologia, ce n’è uno di particolare importanza:
Come in alto, così in basso, parole della ‘Tavola Smeraldina’ di Ermete Trismegisto. […]
Ermete Trismegisto significa "Ermete il tre volte grandissimo", personaggio leggendario preclassico al quale viene attribuita la corrente filosofica dell’Ermetismo. https://it.wikipedia.org/wiki/Ermete_Trismegisto
Lo stesso significato era contenuto nell’analogia stabilita tra il microcosmo, l’uomo, e il macrocosmo, l’universo: vedi il video di Francesca Poli in Vibrazioni.
“Come in alto così in basso” significa che è impossibile studiare l’uomo senza studiare l’universo e viceversa che sia impossibile studiare l’universo senza studiare l’uomo. I piani superiore e inferiore si rispecchiano a vicenda e l’uomo può pertanto conoscere alcune verità su se stesso osservando fuori.
Quindi la Quarta Via è organica: una formulazione delle leggi fondamentali che governano l’uomo, la natura e l’universo.
Per l’uomo non è necessario investigare troppo in profondità nei cosmi più grandi o più piccoli al fine di comprendere il suo di mondo.
Riflettendo sul fatto che per l’uomo non è necessario andare troppo in profondità nella conoscenza dei cosmi più grandi e più piccoli, Gurdjieff sosteneva che un altro presupposto per il corretto utilizzo della Quarta Via fosse che il principio più importante per l’uomo fosse lo studio di se stesso e l’utilizzo della conoscenza dei cosmi superiori e inferiori solo nella misura in cui aumentava la conoscenza di sé.
Da questo punto di vista ecco: Conosci te stesso!
Questo appello alla conoscenza di sé è antico: fu attribuito a Socrate ma in realtà è più arcaico.
Il non conoscere se stessi sta alla base dell’ignoranza di tutto. Per sapere qualcosa, l’uomo deve prima conoscere se stesso.
Riguardo a questa pratica, Gurdjieff introdusse i principi di scala e relatività e cioè: il valore di qualsiasi tipo di conoscenza deve essere determinato dalla sua rilevanza con la conoscenza di sé. L’uomo deve osservare gli altri cosmi solo in relazione a se stesso.
Gurdjieff riuscì a creare condizioni di lavoro per i suoi studenti in cui la crescita fosse veramente possibile e non mostrò mai questo sistema come una sua creazione, bensì come una tradizione antica, senza farne una sorta di miscuglio esotico di quanto appreso durante i suoi viaggi in Oriente.
Tutto esisteva già in modo compiuto da migliaia di anni, prima ancora che lui lo trovasse, giunto a noi da persone che ne avevano già messo in atto i principi.
Questo è importante da tenere presente perché La Quarta Via viene associata attualmente a Gurdjieff, che invece l’ha semplicemente introdotta.
Così come disse:
«Dovete comprendere che ogni uomo ha un definito repertorio di ruoli che egli interpreta nelle circostanze ordinarie... Ma mettetelo in anche minime differenti circostanze ed egli sarà incapace di trovare un ruolo da interpretare e per un breve periodo di tempo egli diventerà se stesso»
Altri aspetti della Quarta Via sono l’unità e la molteplicità: “La conoscenza significa conoscere tutto”, diceva Gurdjieff citando un antico aforisma: “Conoscere una parte non significa conoscere. Per conoscere tutto, bisogna conoscere molto poco. Ma per conoscere quel poco, bisogna conoscere molto”.
Pertanto lo scopo non era quello di sapere tutto di tutto, ma conoscere quel “poco” quintessenziale che implicava tutto e tutti.
In ultima analisi, VivereV ti può dire che non si tratta di sapere di più ma di diventare di più, un metodo per ottenere un cambiamento di coscienza.
La pratica diventa necessaria per colmare il divario tra la conoscenza e il sapere ma per una pratica frequente è necessaria la brevità – la transizione dalle parole ai fatti. Ottenere la coscienza prolungata richiede sforzi, momento per momento, cioè capacità di mantenere i propri scopi al di là di ogni desiderio o pensiero associativo.
La Quarta Via:
https://ggurdjieff.it/quarta-via/
http://www.gurdjieffitalia.it/quarta-via/
https://zeninthecity.org/daniel-goleman/quarta-via-di-gurdjieff/
https://it.wikipedia.org/wiki/Quarta_Via
Scuole sulla Quarta Via:
- https://lateca.info/ Associazione La Teca con sedi a Milano - Roma - Trento - Genova - Torino - Sassari - Cagliari - Rimini - Udine
- https://www.movimentidanzesacre.it/ Movimenti e Danze Sacre: lavorano a Casole d'Elsa - Roma e Firenze sia sulle danze che sulla Quarta Via e vari esercizi collegati
Raggio di Creazione:
https://associazioneperankh.com/2017/08/14/il-raggio-di-creazione-la-quarta-via-cap-23/
https://sgiusal.blogspot.com/2016/12/dallassoluto-alla-luna-il-raggio-di.html
Al prossimo passaggio VivereV ti parlerà dell'Enneagramma, concentrato e integrazione delle comprensioni filosofiche e matematiche di diverse epoche, culture e tradizioni!!!
(Sperando che questi argomenti siano di tuo interesse...😉)

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