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CAMBIAMO CASA

Aggiornamento: 31 ago 2022

La preferisci di legno, riso, terra o sughero?



Oggi VivereV ti vuole parlare delle nuove tecniche di bioedilizia: innovativi modi di vivere ed abitare una casa con materiali che fondono ecocompatibilità, sostenibilità e salubrità tanto alla casa stessa quanto alla tua salute, ma (il che non guasta) anche al portafoglio...


UNA CASA DI LEGNO



Le case in legno non sono certo una novità: si sono sempre costruite fino all’Ottocento, ma poi cemento e acciaio hanno cominciato a prendere sempre più campo, fino a raggiungere una vera e propria esplosione e diventare gli unici materiali da costruzione.


Eppure stiamo facendo dei “passi indietro”, se vogliamo dire così…


Già a partire dagli anni ’90 in Europa è stata introdotta la tecnica di costruzione in legno laminato che si è diffusa sempre di più fino ad applicarla ad edifici via via più grandi.


Siamo ormai in grado di produrre pannelli di legno pressato e incollato estremamente resistenti: nulla di meno rispetto alla robustezza fornita da calcestruzzo e acciaio.

Questa scelta ha preso campo per due ragioni, entrambe pensate per trovare soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale: meno uso di cemento - che comporta dispendio energetico e produzione di CO2 - e la capacità che questo tipo di edifici ha di assorbirla dall’ambiente.


Michael Green (non sembrerebbe nemmeno strano che si chiami così…) è un noto architetto canadese che, fra tutti i materiali che usa, predilige il legno e dice:


"Uno dei motivi per cui lo preferisco è che ogni volta che le persone entrano in un mio edificio in legno, reagiscono in maniera totalmente diversa. Non ho mai visto nessuno entrare in un mio edificio e abbracciare un colonnato in calcestruzzo o acciaio. Invece è accaduto nei miei edifici in legno" 

Fa ancora notare che apprezziamo il legno perché "proprio come con i fiocchi di neve, non troverete mai due pezzi di legno identici", e perché in generale "ci ricordano positivamente il mondo naturale”.

Anche l’architetto Kevin Flanagan ci spiega che "le persone tendono a sentirsi più rilassate, in un ambiente di legno: lo associano agli spazi verdi, hanno per il legno una specie di affinità".


Dapprima si è pensato ad abitazioni residenziali di piccole e medie dimensioni ma, ormai siamo in grado di costruire con il legno anche veri e propri grattacieli .


I vantaggi delle costruzioni in legno sono parecchi e sono stati evidenziati da studi internazionali:

- prima di tutto hanno prestazioni energetiche ottimali perché beneficiano di molte delle caratteristiche degli edifici in legno delle aree montane;

- hanno bassi costi di produzione;

- sono più ecologiche: più leggere di circa un quarto rispetto a un equivalente palazzo in cemento e ne consegue, quindi, che le fondamenta possono essere più piccole. L’impronta di carbonio – rispetto agli altri materiali - si riduce del 60-80%. Parlando dell’Europa, ad esempio, l’acciaio e il cemento da costruzione sono responsabili del 35% delle emissioni di CO2 e del 50% dell’uso dei materiali;

- il legno assorbe naturalmente la CO2 e si può riutilizzare in vari modi: ad esempio come biomassa per produrre energia o in altri progetti di costruzione;

- la costruzione di un edificio risulta meno rumorosa perché non necessita di macchinari pesanti per scavare le fondamenta ben più profonde, né bisogna pompare il cemento o spostare travi d’acciaio;

- i pannelli di legno utilizzati per questo tipo di costruzioni sono costituiti da materiale molto compatto e più facile da trasportare: basta un quinto degli autocarri rispetto alla costruzione di un equivalente edificio in cemento o acciaio;

- sono antisismiche: la naturale flessibilità e la duttilità delle giunture permettono alla struttura di assorbire le vibrazioni. E ciò garantisce una assoluta sicurezza in caso di terremoto. L’edificio non crollerà ma oscillerà solamente.


Ma vediamo anche quali sono i problemi e le soluzioni messe a punto:

- resistenza: i pannelli di legno laminato sono incollati a seconda dell’andamento delle fibre ed è questo che rende le strutture più solide e resistenti.

Uno studio del 2016 ha dimostrato la resistenza - con un procedimento tecnico che non mi dilungherò a spiegare - e il risultato dell’esperimento è stato che il pavimento sottoposto a carico ha cominciato a spezzarsi sotto una pressione superiore alle 37 tonnellate, cioè otto volte il peso che avrebbe dovuto sopportare;

- infiammabilità: per diversi esperti è solo una falsa preoccupazione in quanto viene ridotta introducendo sottili strati di cemento. La struttura si carbonizza ad un ritmo prevedibile, senza invece sciogliersi come farebbe l’acciaio o indebolirsi come fà il cemento.

Nei grandi incendi (ad esempio quello di Londra o di Chicago) le fiamme sono state provocate da piccoli pezzi di legno mentre i grossi blocchi di legno sono risultati piuttosto difficili da infiammarsi;

- peso: la leggerezza in realtà non è un vero problema, mentre più difficile è tenerli ben dritti perché più si sale in alto più il vento aumenta di velocità. Quindi più è pesante l’edificio e meglio è, dovendo contrastare questo tipo di forza da tutti i lati.

Alcuni architetti hanno pensato di risolvere questo aspetto con un nucleo di cemento ma non tutti sono d’accordo su questi “ibridi”.

Se si parla di edifici residenziali non c’è problema: i soffitti non sono alti e si può strutturare la costruzione come un nido d’ape: a stanze separate con ambienti open space, per gli uffici ad esempio.

Vengono usati pannelli in CLT (Cross Laminated Timber) cioè legno lamellare incrociato ed incollato.

Questi pannelli sono composti da almeno tre strati di tavole ma, a seconda delle esigenze, il numero può essere aumentato creando così spessori variabili.

Dal momento che i pannelli sono estremamente resistenti, si è dovuto capire quale fosse il modo migliore per collegarli l’uno all’altro.

Al di sopra di una determinata altezza servono ancoraggi pesanti come barre d’acciaio dalla base fino in cima

- deforestazione: questo è uno degli aspetti più impattanti dal punto di vista ecologico ma si risolve se per l’utilizzo del legno di queste costruzioni vengono piantati nuovi alberi, specialmente se si agevola il “ricambio generazionale” di cedri e cipressi piantati da decenni e pronti per essere tagliati. Il principio è usare responsabilmente senza sprecare.


Le costruzioni che utilizzano questo materiale ecologico stanno aumentando in tutto il mondo: Giappone, Canada, Germania, Stati Uniti…

Attualmente il Mjøstårnet in Norvegia è il grattacielo in legno più alto del mondo: 85,4 mt.



Firmato dallo studio Voll Arkitekter e realizzato in legno lamellare a strati incrociati (CLT) prevede un apposito trattamento con sostanze resistenti al fuoco e comprende 32 appartamenti, un albergo con 72 camere, bar, ristoranti, fitness zone, mega-piscina e pergolato sul tetto!

Per costruirlo sono stati utilizzati 2.700 metri cubi di legno, con il risparmio di 1.700 tonnellate di CO2, l’equivalente del consumo energetico di 1.886 abitazioni.


Anche la Svezia possiede grattacieli da record, ad esempio a Skelleftea: 80 mt. con 20 piani.

Battezzato Sara Cultural Center è un vero polo culturale con un sala spettacoli da 1.200 posti, ristorante e albergo, zona commerciale e residenziale.



A Melbourne già nel 2012 è stato costruito un palazzo residenziale di dieci piani con la struttura interamente in pannelli di legno laminato.

Nel 2015 a Londra è stato costruito il “the Cube”, un edificio di 33 mt. aperto nel quartiere di Shoreditch.

Ma anche in Italia abbiamo esempi di edifici in legno, un po’ meno alti. A Milano c'è uno dei più grandi progetti realizzati in Europa: un edificio di 124 alloggi composto di 4 torri, ciascuna di 9 piani, ed unite tra loro da altre strutture per un totale di 124 appartamenti.


Ma i progetti sono tanti, in tutto il mondo: la torre "WoHo" di Berlino diventerà la struttura abitativa in legno più alta d’Europa: 98 mt., il "W350” di Tokyo - da realizzare entro il 2041- ha l’ambizione di arrivare a 350 mt., due torri in legno da 30 mt. a Vancouver, nel cuore di Vienna sorgerà il grattacielo "HoHo"...


Insomma: il paesaggio urbano, specialmente nelle metropoli, sembra destinato a cambiare. Si dice addirittura che Tokyo diventerà una "foresta", pensando ai grattacieli in legno che dovrebbero sorgere nei prossimi decenni. Già nel 2010 il governo giapponese ha emanato specifici provvedimenti proprio per incentivare le costruzioni in legno.


Quindi abituamoci a vedere cambiare il nostro assetto urbano, se ciò porta al meglio.


UNA CASA DI RISO



Ma in Italia abbiamo anche il Progetto Ricehouse nato dall’idea dell’architetto Tiziana Monterisi che nel 2019 diceva:


“Da sempre mi occupo di architettura naturale. Quindici anni fa, sono andata a vivere a Biella dove ci sono le risaie e ogni settembre, vedendo bruciare la paglia nel campo, mi sono chiesta se ci potesse essere appunto un utilizzo”

Le potenzialità sono grandi in quanto siamo il primo paese in Europa produttore di riso (ma siamo anche anche i primi produttori di rifiuti del riso che sprechiamo, favorendo anche la produzione di CO2).


Queste abitazioni vengono costruite con lo scarto del riso che si può riciclare e riutilizzare come materiale per edifici sostenibili.


Sembra un'idea del tutto innovativa ma in realtà, anche in questo caso, stiamo facendo dei "passi indietro" perchè in tempi antichi le cascine piemontesi si costruivano proprio con questa tecnica.

Le potenzialità dei rifiuti della coltivazione del riso sono enormi perchè per ogni ettaro coltivato si ottengono circa 7 tonnellate di riso ma 10 di rifiuti!!! Ma anche paglia, che di solito viene bruciata con i relativi danni collaterali di emissioni di CO2, lolla (la pelle del chicco) e pula.


I vantaggi di una casa di riso:

- economia circolare: vengono messe in rapporto agricoltura sostenibile e architettura moderna;

- si risolve il problema dello smaltimento dei residui in campo e del consumo di suolo;

- i materiali sono naturali senza alcuna controindicazione ambientale nè per la salute umana;

- le finiture e le vernici provengono da materiali al cento per cento naturali e senza colle sintetiche: si ottiene così un edificio completamente riciclabile;

- la qualità termica è elevata sia in inverno che in estate: si riduce il consumo energetico degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento, fino a diventare una casa passiva;

- i costi sono contenuti nel lungo termine: in genere sono simili a quelli dei materiali standard costando anche circa 5-10% in più, ma bisogna considerare il notevole risparmio energetico che nel tempo supererà i costi di ammortamento;

- è possibile costruire case singole ma anche edifici più alti, senza necessità di un impianto di riscaldamento convenzionale che, quindi, non consuma combustibili fossili;

- è antisismica;

- buona anche dal punto di vista acustico;

- la casa assume un aspetto gradevole, quindi anche un certo valore estetico.


Gaia: la prima casa 3D realizzata in riso:



Finora sono state costruite circa una ventina di abitazioni, tra cui anche una scuola dell’infanzia post terremoto vicino a Camerino. Al momento è il Nord ad essere all’avanguardia con case realizzate in Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte, Lombardia e Umbria.


Il Progetto Ricehouse ha attirato vari fondi di investimento, in primis la Riso Gallo come azionario della Società: invece di essere un costo gli scarti si trasformano in una risorsa...


Le case vengono realizzate in pannelli in legno e paglia di riso, insieme ad altri leganti naturali a base di argilla o magnesite e proteine di soia.



UNA CASA DI TERRA E PAGLIA



Anche con la paglia si può benissimo costruire una casa: quasi la metà della popolazione mondiale vive in case di questo tipo di materiale.

La si può realizzare mescolando tre ingredienti naturali: acqua, fango e paglia senza grossi investimenti di capitali.

Questo materiale assorbe anidride carbonica ed è un prodotto al 100% sostenibile e riciclabile e si sta cercando di rivalutare, anche se in misura minore.

VivereV ti consiglia: non fare l'errore - come verrebbe spontanero - di considerarla come un'abitazione povera: piuttosto prendila in considerazione come sana, naturale, con un ottimo isolamento acustico, resistente al fuoco, totalmente ecologica e adeguata - anche esteticamente - ad un contesto rurale, oltre che econominca. (Guarda che bella quella della foto sopra).


Vantaggi:

- è economica: più di qualunque altro tipo di materiale, almeno un 30% in meno;

- la paglia è uno dei migliori materiali in assoluto per la bioarchitettura;

- è un ottimo isolante naturale;

- non ha effetti nocivi sulla salute: tutto è realizzato senza alcun tipo di sostanze inquinanti;

- la paglia è un ottimo materiale fonoassorbente naturale, ciò significa che non è necessario aggiungere altri strati di vario tipo;

- è traspirante ed assicura un costante ricambio d’aria. Conseguenza: salubrità, niente muffe, condense e umidità;

- la paglia ha proprietà tre volte superiori di scambiare calore rispetto ad un muro tradizionale. Ciò si traduce in buon isolamento termico (pari ad A+) ed acustico;

- è antisismica e resistente al fuoco;

- sembra persino che duri di più rispetto ad una casa tradizionale;

- esistono aziende che realizzano case in paglia prefabbricate lavorandola insieme alla calce e al legno.


Svantaggi:

- tempi di costruzione lunghi: anche più di un anno perchè l'asciugatura deve essere perfetta per non perdere la qualità. Ma se non hai fretta...

- difficoltà di reperimento di manodopera specializzata;

- per il momento si possono realizzare solo case ad uno o due piani. La tecnica non ha ancora risolto la difficoltà di un edificio a più piani;

- ovviamente non sono adatte ad un contesto urbano. Bisogna allontanarsi un pò nel circondario verde al di fuori di esso. D'altra parte, penso che se hai voglia di realizzare una casa di questo tipo la desideri facilmente in campagna o semi;

- le normative antisismiche italiane non permettono ancora, purtroppo, di costruire edifici interamente in paglia: è necessario realizzare la struttura portante in cemento armato.


UNA CASA DI SUGHERO


(La prima casa in sughero costruita vicino a Londra)


Case ecosostenibili con rivestimenti in sughero sono diffuse già in varie regioni italiane.

Un bell'esempio è Villa Nemini Temeri, in provincia di Ragusa:



Vantaggi:

- uno dei materiali più ecosostenibili ed ecologici per l’edilizia;

- riciclabile;

- privo di componenti chimiche;

- perfettamente isolante sia per l'inverno che perl'estate;

- elastico e leggero;

- poroso e traspirante (niente umidità nè muffe);

- fonoassorbente;

- non brucia velocemente come il legno.


Svantaggi:

- costi alti (per la scarsità del materiale e per le spese di installazione).


Insomma - a parte i grattacieli costruiti e in progettazione nelle grandi metropoli (che comunque, se ci vivi, puoi sempre scegliere) - se hai in progetto di costruirti una casa mono-bi-trifamiliare in un contesto verde, anche ai limiti della città, adesso hai una buona gamma di possibilità di scelta tra soluzioni assolutamente sostenibili, ecologiche, salubri per la salute e con buone caratteristiche strutturali e di risparmio energetico, ma anche economico.

Quindi puoi cambiare una tradizione ormai "pesante" ecologicamente e realizzarti una bella casetta green al 100%!

Ti garantisco che - se in questo momento potessi - personalmente ci penserei seriamente! Magari di terra e paglia...chissà...


Aggiungo una piccola curiosità in più, visto che abbiamo parlato di bioedilizia. Così tanto per conoscenza:

Esiste il Progetto Reucet (Recupero e utilizzo delle ceneri vulcaniche etnee) grazie al quale cenere e lapilli - che vengono eruttati (anche copiosamente) dall'Etna - sono stati esaminati allo scopo di riutilizzare tali materiali in calcestruzzi, intonaci, strati sotto i fondi stradali, opere geotermiche, ecc. Si potranno così sostituire i materiali inquinanti ottenendo ottime prestazioni di solidità e sicurezza. Ma anche per la creazione di ceramiche, che sembrano risultare un 20% più leggere.



Con questa idea si otterrebbe così un risparmio sia in termini di stoccaggi che di trasporto e smaltimento. Ecco come un altro materiale che da rifiuto (con relativi costi) diventa una risorsa!!!


Grattacieli in legno:

Case in legno:

Case in riso:

Case in terra e paglia:

Case in sughero:


Se hai in progetto di costruirti una casa e opterai per una di queste soluzioni sarebbe bello che, una volta realizzata, facessi sapere qualcosa a me e a tutti coloro che ci stanno pensando su, riguardo alle difficoltà o ai vantaggi che potrai avere incontrato strada facendo...





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